08/12 ore 16:30 UTC è il mio turno al timone.
Onda dopo onda siamo arrivati a 239 miglia da Santa Lucia.
Da ieri mattina il mare è solcato da alghe marroni che stanno mettendo a dura prova il nostro idrogeneratore.
Ci interroghiamo sulla loro origine.
Vengono da terra sostiene Lollo ( Lorenzo Castaldo ), che i Caraibi li ha già solcati nel 2015 come comandante di un Azzurrè 40.
Ma “quando mai” lo corregge Caf ( Luca Cafasso ) le correnti atlantiche si muovo da est verso ovest queste sono alghe Africane e poi non vedi come sono scure.
Infine Napoli in coperta conviene che quest’erba ha un gran bell’aspetto e conseguentemente non possono che essere del Nicaragua o Columbiana.
E così di fiocco e randa zizzaghiamo verso l’arrivo.
Lo spirito competitivo dei primi giorni ( siamo stati primi di classe per parecchio tempo ) è stato affossato da un A4 terribilmente mal costruito.
La ARC la puoi affrontare nella più classica delle andature di poppa: a farfalla con fiocco tangonato oppure in modalità più aggressiva con spy e gennaker.
La farfalla per un team di regatanti è peggio del formaggio sul pesce.
Per cui Gennaker tutta la vita e la mia decisione di affidare alla Quantum la costruzione di un generoso quanto potente A4.
La vela ha retto giusto il tempo di farmi godere qualche ora al timone con 20 – 22 nodi di vento JK correva a 13.
A bordo si iniziavano a programmare teste rasate e tatuaggi commemorativi della vittoria.
Tutto svanito nella notte dell’aquilone nero.
Mi sento in colpa con i ragazzi per non avere dotato JK di almeno due Gennaker da vento pesante.
Abbiamo tentato di issare un A2 ( gennaker da venti leggeri ) ma dopo due ore in cui JK volava abbiamo dovuto desistere.
La vela non adatta alle andature atlantiche ha ceduto sotto la forza di vento e mare.
È necessario creare nuovi stimoli nuove prospettive per spostare l’attenzione dal risultato sportivo ad altro.
Ma ogni 4 ore inesorabilmente l’organizzazione della ARC mi invia un’email con la nostra posizione in classifica.
Senza vele idonee scivoliamo sempre più giù.
Miky ( Michele De Giovanni ) pluridecorato campione sprona il gruppo.
Ragazzi la regata è lunga vince chi tiene botta fino alla fine.
Non molliamo.
Ma questa notte EH01 e Marko, nostri avversari di classe, hanno già tagliato il traguardo mentre noi siamo qua e non ci resta che aspettare una connessione internet per sapere la vera origine delle alghe atlantiche.
Tratto dal diario di bordo di Luca Davoli comandante di JK